6 agosto a quest'ora sono in mostra a casa mi. 30 e piu sculture fan bella mostra per i visitatori. Venite anche voi? Noi ci siamo fino al 15, tutti i giorni dalle 17 alle 24, e la domenica e il 15 dalle 10 alle 24. E poi colpo dio scena c'e il mio nuovo libro, FINALMENTE. L'ORDINE DELLA LUPA è tra le mie mai. una pubblicazione soffertama intrigante. ma continuo a pubblicare sul blog "In Silenzio tra gli Alberi" ...pag 100 ..continua ...
Il silenzio, valore assoluto ed
universale per il mondo. Ma lo stiamo dimenticando? Quanto vale il silenzio? E’
un diritto naturale, ma ci è stato sottratto dalla vita diventata troppo
frenetica e sterile. Rari i posti dove ancora si può stare in silenzio.
E
casa mia lo è ancora. Altrove entro e vedo locali inquinati dalla cacofonia.
Musiche assordanti in bar e discoteche, dove si dovrebbe cercare la socialità,
invece sono abbruttiti da suoni assordanti e in gran parte brutti.
Sale d’attesa di uffici e ambulatori
medici contaminate da musiche di sottofondo, in stile ambient, direbbero i moderni
designer d’atmosfera: indispensabili per rilassarsi. In realtà ti privano del diritto
di pensare e concentrarti nei tuoi pensieri.
Sento il bisogno di riappropriarmi di
questo diritto, non solo nella mia casa e nei miei inviolati spazi, ma anche nel
sociale. Tutti dobbiamo farlo per riscoprire se stessi per primo, e poi
spaziare agli altri. E per riflettere con serenità, e per ritrovare un po’ di
fede e religione, dentro di noi.
C’è silenzio nel mio regno. La stanza di
casa in cui vivo, e ora scrivo, urla di silenzio.
Arrivano attutiti anche i primi richiami
mattutini di quest’anticipata primavera.
I vetri della finestra sono ancora
chiusi, ma a giorni si apriranno per far entrare gli effluvi eccitati, ed
eccitanti, di marzo.
Sono quasi le otto, ed il sole fa
risplendere d’argento i fili verdi del prato del giardino.
La facciata di Castelbrando, fasto di quasi duemila anni fa, è incendiata da raggi
di sole che urlano con la loro irruenza.
Il sole è la vita per il nostro amato
pianeta. E ce lo dice e ripete tutti i giorni, e tutti i giorni ci chiede, con
umiltà, di averne cura. E troppo spesso l’uomo è sordo.
Guardo Fritz, il piccolo e silenzioso cane nero, mio compagno di viaggio.
Mi guarda di sottecchi dal ciuffo nero ed abbondante, che gli copre gli occhi.
Due punti bianchi, mobili, su sfondo nero come la pece. La sua unica ragione di
vita è mangiare e andar per boschi. E attende con trepidazione la fatidica
parola “andiamo”, quale segnale di
uscita.
Cerca di capire quanto ancora resisterò
alle lusinghe di questa radiosa mattinata e del suo spavaldo ammiccare. E, di
conseguenza, tra quanto mi infilerò gli scarponi per affondare con lui nei
nostri boschi…Subito!...Dài Fritz, andiamo!
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MaxSolinas-Ritratti |
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