lunedì 11 giugno 2012

Ma che soddisfazione, capire ad un certo punto di aver fatto la scelta giusta.


martedi 12, primavera passata, e quasi neanche vista e sentita. Oggi piove e il vento mattutino è fresco e preannuncia ancora lampi tuoni, numi e maledizioni direbbero i vecchi seduti davanti al fuoco della vita. Ed io anche stamane rileggo il libro della vita a ritroso, per ritrovare sapori e sentori appena passati, Primavera 2007
pagina 91  ... Ancora una volta, si ripeterà, il miracolo della Primavera. E noi dovremo esserle grati.
Ho un amore carnale nei confronti di questo periodo dell’anno. La sento così, come la vivo, con intensità e vitalità, con desiderio e spregiudicatezza, come fosse un carnevale. Ma anche con insofferenza.
Collego alla primavera tutti i miei grandi cambiamenti. Due, o forse tre, son stati: l’adolescenza, che non conosce stagioni, perché ancor più potente, e il risveglio dal lungo dormire, durato trentanni. E ultima, la convinzione perseverante nel mio stile di vita. Quest’ultima, scelta a lungo meditata e sofferta, desiderata e conquistata. Tanti anni a non capirci proprio niente. Tanti anni a cercare, e ricercare la strada. Tanti anni  nel buio, ad occhi spalancati, fino a creparli, per cercare tutto attorno la via d’uscita. Anzi d’entrata.
E poi, d’improvviso, incominciare ad intravedere luci fioche, lontane. Così hai qualcosa a cui mirare, senza andare allo sbaraglio. E così, d’incanto, le luci diventano sempre più vicine e nitide. Riconoscibili.
Ma la paura di scegliere la via sbagliata è grande. E rinunciare a false strade, lastricate d’oro e lustrini, è difficile. La rinuncia è un grande atto di umiltà. E l’umiltà non la compri con il denaro al supermercato.
E ancora il coraggio di sceglier quello che si sente più proprio, senza saper né leggere né scrivere, scegliere quella, incrociando le dita, perché ti rendi conto che fai parte di una minoranza a scegliere proprio quella. Gli altri si “sistemano”, a prima giocata, in ciò che è più di moda, più comodo, più redditizio. Che pigrizia!
Ma che soddisfazione, capire ad un certo punto di aver fatto la scelta giusta. Che non vuol dire certo essere arrivati, al contrario vuol significare essere all’inizio, ma finalmente della giusta strada. Perché questa vita è un viaggio. ...continua...

MaxSolinas

MaxSolinas
Cerco di prendere con gioia il bello che vedo, e di trasformare in positivo insegnamento anche il meno bello che aleggia greve in questi giorni di sporco e bruttezza! Buona Vita MaxS

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