giovedi 14, sole di quello vero, caldo e premonitore di pulizia e propositore di presente e immediato futuro positivo. Pagina 92 , continuo a leggere dal mio libro. ..
...questa vita è un viaggio.
Così l’intuisco. Un viaggio sempre in
movimento, come deve essere un vero viaggio. Sempre in azione, senza riposo, anche
di notte, anche quando non ci si pensa. Sempre in movimento, lento e continuo.
Perché anche le cellule vivono e respirano, e mangiano e si riproducono,
incessantemente. Ed io le sento tutte comporre il mio corpo, e credo di
conoscerle, una per una. Ed è per questo che cerco di trattarle bene, il più
possibile. Dandogli da mangiare cose naturali e buone, e vino rigorosamente
rosso, e respirando aria buona, e portandole ogni giorno nel bosco, tra le
crode d’alta montagna, e quando posso nelle profondità dei mari caldi.
A volte lo strapazzo, ma anche questa è
buona medicina. Del resto questo corpo è il mezzo per il viaggio della mia
vita, e fa parte della mia vita.
Che emozione sentire la primavera alle
porte. Lei mi ha sempre consegnato qualcosa di prezioso. Così come molti anni fa. Con il suo regale
arrivo, come una piccola goccia di vino fa traboccare il tino, ho deciso che
era ora di lasciare la strada vecchia e cominciare a cavalcare quella nuova.
Quest’ultima, indomita, ricca di lati sconosciuti da illuminare. Solo incertezze, parole illeggibili,
come un libro scritto in cinese antico.
Ma capivo, e sentivo che in quel libro,
per me, ancora incomprensibile, c’erano le risposte alle domande che fino ad
allora non avevano avuto risposte. E le desideravo, agognandole al punto di
rischiare, e ripartire per leggere un’opera nuova, scritta con linguaggi
ignorati, spesso intervallati da pagine di parole scritte in piccolo, su pagine
trasparenti. Ed io, consapevolmente ignorante, di fronte all’ignorabile.
Ma mi piaceva quest’avventura. E questo
viaggio, pretendeva silenzio.
Il silenzio della meditazione, della
lettura, dello studio del nuovo percorso.
La scoperta della magia del silenzio mi regalava il metodo per cominciare a capire.
E la primavera era mia complice. E cose da capire ce ne erano tante quante
ne potevo pensare. Ed io volevo
cominciare a farlo.
MaxSolinas-Fritz |
MaxSolinas-Luca Delmedico |
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