PRIMAVERA 2007
Aspettando l’inverno, che non arriva,
ecco la primavera.
L’alito del vento tiepido, allungato
sopra una temperatura tutt’altro che da tardo inverno è foriero di primavera.
Anche questa volta la natura ci ha
insegnato che non bisogna dar niente per scontato.
L’inverno saltato a piè pari. E non per
via del buco dell’ozono, o del surriscaldamento del pianeta. No, niente di
tutto ciò.
Quest’anno la natura si è tenuta
l’inverno per sè, non l’ha sprecato per noi, non ce l’ha fatto godere,
spiegandoci e ricordandoci che comanda Lei.
Qualcuno,
o tanti, diranno: “Meglio così, magari non ci fosse sempre l’inverno”. Quella è
una stagione fredda, in certi paesi gelida, lunga, ombrosa. Riscaldamento,
vestiti ingombranti e pesanti da indossare per tanti mesi, sono scomodi e poco
economici. Obblighi che l’inverno ci impone con il suo clima, soprattutto al
nord. Innegabile osservazione.
Ma è ancora più vero che quest’inverno
ci mancherà, tanto quanto un buon pasto senza un buon bicchiere di vino. E ci
mancheranno le notti terse e luminose, con la luna piena, e con l’alito solido
e vetrificato che esce dalla bocca ad ogni respiro, con parecchi gradi sotto
zero. E le mattine gelate, che uscire di casa in maniche di gilè è quasi una
sfida. E ci mancherà il suo silenzio, i
suoi odori quasi sterili, ed i suoi colori velati da una mano leggera e
stemperata di bianco, come gli occhi di un vecchio con le catarrate.
E ci mancheranno gli schiaffi gelati,
uscendo fuori a riempire il cesto della legna, ed i piedi gelati che non si
scaldano, e le mani che frugano nelle profondità recondite delle tasche, a
cercar un po’ di sollievo per le dita gelate che non riescono neanche ad
arrotolarsi una sigaretta.
Ed il piacere sadico di entrare tra le
lenzuola bianche e fredde come il ghiaccio, e la soddisfazione in breve di
saperle scaldare. Sentendosi vivi.
…e i brividi di freddo, quel rosso dei
tramonti, che solo i cieli dell’inverno
ci sanno regalare.
E la neve? La neve, è inverno! E quasi
non l’abbiamo vista, neanche sulle montagne. E non abbiam sentito i suoi odori
caratteristici, e i rumori attutiti dal suo vello. E fronde, di pini e abeti,
stese sotto il suo peso, e animali accovacciati in una buca, sotto il suo
bianco, al caldo per far passare la
notte. Perché sotto la neve, sembrerà strano, è caldo, commisurato alla
stagione fuori, naturalmente.
Per tutte queste ed altre cose,
quest’anno, l’inverno che non abbiamo avuto ci mancherà.
E credo che dobbiamo smettere di
aspettarlo.
E’ ormai febbraio, ed io che vivo
appieno la natura, non aspetto più l’inverno, perché già leggo sulle estremità
dei rami degli alberi, nei richiami sonori dell’alba e del crepuscolo, e nei
profumi nell’aria della terra che si scalda i sintomi anticipati, forieri della
primavera prossima all’evento. Potrà ancora nevicare, ma ancor di più questa
neve sarà messaggera di primavera.
E
quest’anno 2007, la primavera sarà meno potente, forse perché meno desiderata,
meno aspettata. Ancora una volta, da che esiste la terra, questo spettacolare
periodo arriverà prepotente ed entusiasmante, sconvolgendo animi, corpi ed
equilibri chimici di tutti gli umani e non. Una ridda di numi
e divinità ci investirà, rinnovando le nostre vite e sentimenti, perlomeno
di fantasie. E sarà violento e dolce allo stesso modo, piacevole e doloroso, in
ugual sentire.
Primavera
Cambiamento
Coraggio
Luce
Risveglio
Ri maturazione
Sole
Onnipotenza
Energia
Brivido
Aria
Desiderio.
Ancora una volta, si ripeterà, il
miracolo della Primavera. E noi dovremo esserle grati.
... continua...
MaxSolinas-La Lupa |
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