Fuori ancora quasi buio, Arja la lupa se ne sta distesa davanti al camino, in attesa di andare per boschi. Ed io aggiungo qualche pagina del libro "In Silenzio tra gli Alberi" e poi me ne vado via con lei, accontentandoci.
pagina 109.. continua...
Eran già tre o quattro giorni che, a causa
delle eccessive libagioni notturne, non vedevo l’alba. D’altra parte, non esiste
il bianco senza il nero e viceversa. E poi, uscire dai ranghi ogni tanto mi
piace tanto quanto tornarci. Come le stagioni, è ciclico.
Ma,
stamane, dopo una lotta all’ultimo sangue con Morfeo, son riuscito a scendere
dal letto, alto quasi un metro, e discendere le scale di legno fin giù.
Per fortuna
che le camere da letto son posizionate quasi sempre in alto, altrimenti certe
mattine sarebbero dolori ancora maggiori e più assenteismo nei posti di lavoro.
E’ ancora buio. La luna, due giorni dopo il colmo, è ancora enorme e
luminosa. Esco di casa e camminando scalzo nel prato bagnato godo del suo
splendore per qualche minuto. E’ gratis.
In pochi istanti scende, e cambiando
forma nel suo movimento scompare dietro il declivio del monte che sorregge il
castello.
Scompare
del tutto, lasciando un vuoto al mio vedere. E in questi istanti di precarietà
la natura diventa silenziosa…tutto sembra tacere, attendendo l’avvento.
Come se
pregasse in silenzio, chiamando ed implorando il sole ad uscire.
E, ancora
una volta, dopo migliaia e migliaia di anni, il miracolo si ripete. Tutto
riparte.
Gli alberi
si muovono con la nuova brezza e gli animali diurni si risvegliano dal torpore
notturno. Ed il grande concerto, forte e bramoso ancor più della conosciuta Primavera di Vivaldi, comincia con tre colpi di bacchetta sul
leggio, aprendo ufficialmente il nuovo giorno.
Ecco la luce del sole ...MaxSolinas e Arja, Buona Vita |
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