martedi
E un'altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per chè motivo, forse perchè son vivo ... F.Guccini ...pagina 73, continua....
La
miseria della ricchezza del non aver nient’altro da fare!
Ho imparato, anzi sto imparando. E me ne vanto a non farmi nè avvocato
nè tanto meno giudice di niente e di nessuno. E dovrebbero farlo tutti.
Silenzio!
Un po’ di silenzio gioverebbe a chi è colpito dalla disgrazia,
lo aiuterebbe a riflettere con serenità e oculatezza, senza essere sobillato da
giornali, giornalisti ed affini.
Ma torniamo a noi, e torniamo ai figli, i nostri figli, giustificato
motivo di orgoglio. Gli ultimi dieci anni son stati densi, profondi, lenti
e meditabondi. Ma anche veloci e ricchi
di successi, i miei successi. E non parlo di coppe, trofei e riconoscimenti, o
articoli sui giornali nella pagina Cultura
e Spettacoli. Ma di ogni mia piccola speranza realizzata, ogni mio sogno realmente
vissuto ad occhi aperti.
Che periodo spettacolare. Crescita e sicurezza, conquistata a calci in culo, e conseguente
rinculo. Un affinarsi di personalità ed indipendenza.
Forme e volumi pensati e studiati, si sono realizzati nella scultura così
come nella vita. D’un fiato. Come una matita 3B Staedtler che disegna un lungo
segno con la massima attenzione, come fosse, e lo è, il disegno della
propria vita e, soprattutto, senza mai
staccarsi dal foglio.
Oggi mi fermo e guardo indietro. Mi dà soddisfazione e mi gratifica
vedere da dove son partito, e vedere quanta strada ho fatto. E’ un esercizio
che dovrebbero far tutti, perché è rigenerante, ed io non perdo occasione di
insegnarlo o ricordarlo alle persone che incontro.
Il passato utile per il presente. Un passato non privo di difficoltà ed
insuccessi, anzi. Ma ripeto: utile per il presente.
Chi mi conosce sa che non vivo di
ricordi e passato. Ma un passato da ricordare certamente perché poi serve per
il futuro. E per me, tutto ciò non è poco. Oltretutto perché nel passato ci son
scritte le regole che mi ha portato la mia
libertà. Quella dell’essere e del
fare.
Dieci anni densi di scultura e vita, di
persone ricercate e solitudine. Dieci anni, esposto al più bel sole della vita,
in compagnia di una Donna con l’iniziale maiuscola, anzi tutta in maiuscolo,
che il destino mi ha fatto incontrare per camminare e viaggiare insieme, in
silenzio senza sprecar fiato a dirsi cose già dette.
Insieme ai Boschi ed alla Natura. Lei mi
ha insegnato (senza aggiungere parole inutili) e regalato la libertà d’essere
l’unico MaxSolinas in questa terra,
rinsaldando, e fortificando ciò che sedimentava.
Anche lei in qualche modo mi ha lasciato crescere come volevo e come
avevo scritto tanti anni fa, nel diario dei miei desideri segreti. Ed è certo
che essere circondato da poche persone, ma di questo calibro, è un tesoro!
Grazie a
tutti.
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