giovedi 5 ... continua.. pag 52 "In Silenzio tra gli Alberi"
Tutto, o quasi tutto, quel che facciamo ha
per complice le mani. Dieci dita che sanno muoversi indipendentemente l’una
dall’altra. Un palmo che può all’occorrenza diventare una perfetta scodella da
cui dissetarsi, e ancora più facilmente avvinghiandosi e stringendo a sé le
dita, diventano armi micidiali. Ma che, aprendolo senza timori, lasciano
leggere la nostra vita passata, e forse anche futura. Ma che sicuramente ci
lasciano perdere nel fantasticarla nella lunghezza e nella profondità dei
solchi, e seguendola fino a vedere la morte.
E poi le mani hanno un dritto ed un
rovescio che sono completamente diversi. Con il dritto si fa tutto, e con il rovescio?
A me sembra che stia lì a proteggere e coprire il dritto. E insieme le dita
unite al palmo possono fare tutto quello che san fare, e tutto quello che
impareranno e inventeranno.
E’ bello, guardandole, pensare a tutto
quel che abbiamo fatto e toccato con le mani. Dalla carezza più estrema al
gesto più sfacciato e violento. Tocca cose irripetibili perché vietate, e poi
le cose sporche e raccapriccianti. Ma anche perlustra superfici dolci, calde e
trepidanti di vita, fino ad addormentarsi sfiniti.
Ci sono persone a cui la vita non ha
donato l’uso degli occhi, o gli è stato tolto accidentalmente. Le mani, per
loro, son diventate gli occhi. Fenomenale! Le mani sono anche trasformiste.
Hanno, in questo caso, acquisito la vista. E il cervello si è adattato a
tradurre gli impulsi del tatto, trasformandoli in informazioni visive. Geniali,
gli esseri viventi. Con le mani leggono, scrivono, così come chi possiede la
vista. Scrutano e palpano i passi a venire, dal basso all’alto, a volte con un
bastone vibratile, fine e bianco. Sondano, studiano e scelgono la strada
migliore per il loro passo, non tanto diversamente da noi, ma con le mani.
Nutro profonda ammirazione per loro.
Quando li incontro per strada mi soffermo affascinato a guardare con che classe
ed attenzione, e precisione si muovono in città, in un terreno difficile che
può essere mortale.
Per le mani non esiste il giorno o la notte. A differenza degli occhi non hanno bisogno della luce per vedere. ...continua... MaxSolinas |
MaxSolinas-Nemo |
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