giovedì 5 aprile 2012

LE MIE MANI SONO IO, VISSUTE, USATE SPORCHE FERITE GUARITE RIFERITE CICATRICI VOLGARI ABITUDINE ODORE ARMI CAREZZE SESSO AMORE AMARE...LE MANI CHE SANNO...LE MIE MANI SONO IO.



giovedi 5    ... continua.. pag 52 "In Silenzio tra gli Alberi" 

Tutto, o quasi tutto, quel che facciamo ha per complice le mani. Dieci dita che sanno muoversi indipendentemente l’una dall’altra. Un palmo che può all’occorrenza diventare una perfetta scodella da cui dissetarsi, e ancora più facilmente avvinghiandosi e stringendo a sé le dita, diventano armi micidiali. Ma che, aprendolo senza timori, lasciano leggere la nostra vita passata, e forse anche futura. Ma che sicuramente ci lasciano perdere nel fantasticarla nella lunghezza e nella profondità dei solchi, e seguendola fino a vedere la morte.
E poi le mani hanno un dritto ed un rovescio che sono completamente diversi. Con il dritto si fa tutto, e con il rovescio? A me sembra che stia lì a proteggere e coprire il dritto. E insieme le dita unite al palmo possono fare tutto quello che san fare, e tutto quello che impareranno e inventeranno.
E’ bello, guardandole, pensare a tutto quel che abbiamo fatto e toccato con le mani. Dalla carezza più estrema al gesto più sfacciato e violento. Tocca cose irripetibili perché vietate, e poi le cose sporche e raccapriccianti. Ma anche perlustra superfici dolci, calde e trepidanti di vita, fino ad addormentarsi sfiniti.
Ci sono persone a cui la vita non ha donato l’uso degli occhi, o gli è stato tolto accidentalmente. Le mani, per loro, son diventate gli occhi. Fenomenale! Le mani sono anche trasformiste. Hanno, in questo caso, acquisito la vista. E il cervello si è adattato a tradurre gli impulsi del tatto, trasformandoli in informazioni visive. Geniali, gli esseri viventi. Con le mani leggono, scrivono, così come chi possiede la vista. Scrutano e palpano i passi a venire, dal basso all’alto, a volte con un bastone vibratile, fine e bianco. Sondano, studiano e scelgono la strada migliore per il loro passo, non tanto diversamente da noi, ma con le mani.
Nutro profonda ammirazione per loro. Quando li incontro per strada mi soffermo affascinato a guardare con che classe ed attenzione, e precisione si muovono in città, in un terreno difficile che può essere mortale.
   Per le mani non esiste il giorno o la notte. A differenza degli occhi non hanno     bisogno della luce per vedere.    ...continua...   




MaxSolinas


MaxSolinas-Nemo
























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